Storicamente l’arte della Grafica d’Autore ha visto protagonista l’artista al lavoro con le tecniche incisorie, disegno litografico, xilografia, pirografia ecc. in presa diretta, affiancati dallo stampatore col quale definiva le modalità di procedimento.
Ogni periodo storico ha avuto la sua “versione” o più correttamente “evoluzione” delle nuove tecniche di incisione e stampa.
Nel ‘900 ci si è standardizzati sui vecchi canoni e l’unico vero cambiamento/involuzione è stata la “riproduzione” in stampa delle opere originali. Su carta, tela, alluminio e numerosi altri supporti. Sono pochissimi gli artisti che si sono cimentati direttamente nella realizzazione di soggetti solo per la grafica.
Oggi le tecnologie si sono evolute notevolmente e ci consentono di poter lavorare “manualmente in digitale”. Queste ci permettono di arrivare ad una qualità di stampa incredibile, estremamente controllabile dall’autore stesso. La tavoletta grafica permette un controllo fino al minimo dettaglio del disegno, del gesto e del colore perché ci da facoltà di lavorare in presa diretta sul monitor ricostruendo così lo stesso tipo di approccio diretto con l’immagine.

Le opere in Digital Painting numerate e firmate a mano, sono la nuova frontiera della Grafica d’Autore.

Tutte le opere realizzate dal maestro Frisoni hanno la caratteristica della “stampa a pezzo unico” per un massimo di 7 copie (oltre diventano tirature vere e proprie)
Sono stampate su carta Torchon a dodici colori a pigmento.

Questa tecnica permette una espressività ampia che può andare incontro e risolvere molte richieste che abbiano come scopo finale la stampa di Grafica d’Autore.
Bianco e nero o colore. Carta lucida oppure opaca. Grana fina o martellata. Bianca o colorata…
Non c’è un limite se non quello della dimensione del foglio e della fantasia.

Digital Works

Davide Frisoni sta realizzando una nuova serie di opere con tecnica digitale.
Tra breve una sezione dedicata alla pagina Gallery – Digital Works.

frisoni-arco-digital

Davide Frisoni is making a new sereis of painting, realized with a Digital Technique.
Soon available a dedicated page in the Gallery section.

Conosco da molti anni le possibilità di un programma come Photoshop, ci lavoro dal 1992, da quando comprai il mio primo Mac. Qualche tempo fa mi è capitato di poter provare a disegnare con un iPad e ho intuito immediatamente che poteva essere un mondo e un modo espressivo totalmente nuovo pur mantenendo le stesse caratteristiche del disegno tradizionale. Cioè era lo stesso tipo di approccio diretto mano-foglio ed era necessaria la manualità, la gestualità, la capacità segnica che richiede il disegno tradizionale per non scadere nel banale.
Disegnare “in presa diretta” sul monitor, ristabilendo quella relazione tipica del lavoro su carta tradizionale, offre veramente una ampissima possibilità espressiva (se ben abbinata alla conoscenza della tecnologia che si ha tra le mani).
Così con un po’ di coraggio ho iniziato a lavorare seriamente sulle possibilità espressive del disegno digitale. Ho preso lo strumento più adeguato alle mie caratteristiche, alla possibilità di gestualità, al controllo della pressione sulla matita… la Cintiq della Wacom con una superficie di lavoro di 27 pollici è perfetto.
Questo strumento offre la possibilità di indagare uno spazio dove il tempo e l’azione sono alterabili, non fissati. Dove lo spazio è ridimensionabile, modificabile, liquido, ogni segno è memorizzato anche se cancellato, questa cosa in effetti mi incuriosisce.
Il fatto è che, così come il disegno tradizionale, anche quello digitale ha a che fare con un flusso di segni, di relazioni di forza, di gesti. Di istinto e di pensiero. Sembra che nessun segno sia connesso all’altro. Il gesto è istintivo ma profondamente e lungamente pensato.
Tutto questo nel mondo digitale viene semplicemente chiamato Workflow, flusso di lavoro. In effetti si tratta proprio di flusso, di corrente, di tensione, di desiderio, di espressività.